Acquisto dell’ex Ergon a Polla.

Acquisto dell’ex Ergon a Polla. Il Comune: “La scelta, con i privati, è per eliminare il problema rifiuti””

Continua a tenere banchetto a Polla la questione del possibile acquisto da parte del Comune – con il supporto per il 92% di due aziende private – dell’ex Ergon, sito dedicato ai rifiuti all’ingresso dell’area industriale. La proposta di acquisto è stata presentata al Consorzio Centro sportivo Meridionale, ente in liquidazione volontaria, proprietaria del sito. Proprio la questione dei rifiuti è al centro dell’acquisto. L’area infatti è stata nel corso della sua vita sempre dedicata allo smaltimento o stoccaggio di immondizia e – secondo quanto riferito dal primo cittadino Massimo Loviso – la decisione di acquistarlo è proprio per evitare “che arrivino altri rifiuti in futuro come già accaduto in passato, in quanto Provincia e Regione lo considerano sito di stoccaggio”. Il Comune ha presentato al Consorzio una relazione spiegando le motivazioni che hanno portato alla proposta di acquisto che l’ente guidato dal commissario liquidatore Vittorio Esposito sta valutando. “La struttura immobiliare dell’Ergon nel corso dei decenni ha avuto diverse sorti, seppure con la medesima identità funzionale, ed è stato utilizzato in più occasioni, sempre durante le situazioni verificatesi, nel tempo, per l’emergenza rifiuti nella Regione Campania. Attualmente si presenta come una struttura dismessa e non più operativa da molteplici anni, non ha ricevuto alcun intervento conservativo, nemmeno quelli minimi di ordinaria manutenzione. Si tratta, quindi, di un immobile completamente abbandonato, non più utile per gli originari scopi, peraltro mai perseguiti. deperimento dell’immobile ha subito un’accelerazione a seguito dell’ultima fase gestionale causata dal fallimento della “Ergon SpA” deputata, per conto del Consorzio, all’attività di trattamento rifiuti, seppur detto utilizzo è risultato in forte contrasto con la programmazione che l’Amministrazione Pollese, da decenni, ha inteso imprimere alla area P.I.P”. La premessa – come si legge sul documento – porta anche al ricordo che il Comune di Polla “ha contrastato l’uso del complesso immobiliare impedendo lo stoccaggio provvisorio di rifiuti nel sito anche impedendo, per vie legali, il suo provvisorio utilizzo, attraverso le impugnative dei provvedimenti emessi dalle Autorità sovracomunali preposte”. Ls struttura è stata realizzata con la Concessione Edilizia del 1981 ed intestata all’originario proprietario, ossia al ” Consorzio Comuni Depressi del Vallo di Diano”. Il titolo edilizio fu rilasciato per la realizzazione di un impianto “Inceneritore di rifiuti”, nella circostanza dichiarato di pubblica utilità, urgente e indifferibile, dall’allora Presidente della Regione Campania. L’impianto, però, non è mai entrato in esercizio, per cui non ha mai avuto una sua collocazione definitiva, ma è stato assoggettato alle esigenze, soprattutto emergenziali, che di volta in volta, si sono presentate in materia di rifiuti. “L’immobile – ha scritto Loviso – è stato utilizzato, solo temporaneamente, per bisogni contingenti dall’Autorità emergenziale di turno e poi abbandonato alla fine dell’emergenza lasciandolo in uno stato di degrado, sempre più crescente. II Comune di Polla, in sintesi, non ha inteso imprimere alla struttura, peraltro mai fisiologicamente decollata, la vocazione di gestione per rifiuti tanto che è rilevabile dalle iniziative imprenditoriali, commerciali e turistico-ambientali ivi sorte con il decorso degli anni. La struttura, infatti, si trova nelle immediate vicinanze di attività turistico-ricettive, produttive e commerciali, nonché di attività alimentari e di svago che sono del tutto incompatibili con la gestione di rifiuti e soprattutto con la volontà pianificatoria del Comune di Polla. La struttura, ancora, è prossima ad importantissime sorgenti e riserve di acqua potabili utilizzate per soddisfare i bisogni fondamentali di un vastissimo bacino di utenza. L’Amministrazione Pollese, quindi, in ragione degli argomenti innanzi esposti ha avviato una iniziativa di partenariato pubblico privato che prevede principalmente, in capo al privato la realizzazione, tra l’altro, degli scopi innanzi descritti e puntualmente sviluppati negli atti deliberativi e gestionali già concepiti, nonché di fornire la provvista finanziaria per l’acquisto dell’intero compendio immobiliare. L’obiettivo evidenziato in detti atti è quello del perseguimento del duplice interesse, ossia di risoluzione delle problematiche igieniche ed ambientali dell’intera area e l’inserimento virtuoso ed ecosostenibile dell’immobile nell’area P.I.P. secondo gli indirizzi programmatici voluti dall’Amministrazione Comunale e, allo stesso tempo, di garantire un intervento di pubblico interesse o di pubblica utilità per la collettività pollese”. L’ipotizzato percorso amministrativo è stato accompagnato anche da valutazioni giuridiche, avendo richiesto il necessario supporto dell’amministrativista l’avvocato Nicola Senatore. Poi le rassicurazioni. “Fermo restando la ragionevole e proporzionale riserva di iniziativa pubblica che il privato dovrà ulteriormente intraprendere nell’interesse della collettività e da eseguirsi nello stesso compendio immobiliare, ovvero nell’ambito dell’area P.I.P., pur non escludendo altre iniziative, sempre di interesse pubblico. Sulla base di tale esigenza, l’Amministrazione Comunale ha avviato un’interlocuzione non solo con il Consorzio Centro Sportivo Meridionale – Bacino SA 3, ma anche identificando l’operatore economico per il perseguimento dell’interesse pubblico. Il valore di acquisto e proposto dal Comune di  1.852.344 euro.